La Dittatura Ipocrita della Sinistra sulla Sicurezza dei Lavoratori: Un Pariolo di Falsità e Doppiezza
Non passa giorno senza che la sinistra si strappi le vesti, fingendo dolore e indignazione per morte o infortuni sul lavoro. Naturalmente è giusto e doveroso, nel 2025, pretendere che nessun lavoratore perda la vita o la salute svolgendo il proprio dovere. Landini, Bonelli, Fratoianni, Schlein e compagnia cantante attaccano senza sosta la maggioranza di governo, denunciando quella che definiscono una tragedia irrisolta. Ma attenzione, questa è solo la metà della verità, o forse neanche quella.
Questi cosiddetti «paladini dei lavoratori» dimenticano — o peggio, ignorano deliberatamente — una categoria di lavoratori la cui vita è messa in pericolo ogni singolo giorno dal loro stesso atteggiamento irresponsabile e fazioso: le Forze dell’Ordine.
Polizia, carabinieri, vigili del fuoco: uomini e donne che rischiano la pelle per salvaguardare la sicurezza di tutti noi. Ma per la sinistra, loro non sono degni della stessa tutela e solidarietà che riservano con tanto clamore agli altri lavoratori.
Questi signori sono i primi artefici della creazione di insicurezza per chi ogni giorno si espone al pericolo per difendere la legalità. Negli ultimi mesi, oltre 250 agenti sono rimasti feriti nelle cosiddette “manifestazioni per la pace in Palestina,” con un totale di oltre 350 infortuni solo nel 2025. Una vera e propria strage silenziosa, spesso incoraggiata dalle manifestazioni e dalle provocazioni orchestrate da sindacati e forze politiche che si professano dalla parte dei lavoratori. Ma questi poliziotti feriti, insultati, oltraggiati dai «compagni» di rivolta, non sono lavoratori degni di tutela? Evidentemente no.
Lo scorso episodio ha mostrato in modo eclatante l’ipocrisia e la dissonanza cognitiva di questa sinistra prepotente e irresponsabile. La signora Salis, pregiudicata e protetta da quella che dovrebbe essere la dea bendata del Parlamento Europeo, portabandiera di Bonelli e Fratoianni, si è spinta a una vergognosa difesa dei delinquenti. Ha avuto il coraggio di affermare che la morte dei tre carabinieri nell’esplosione del casolare che stavano controllando, insieme al ferimento di altri 21 operatori delle forze dell’ordine, non sia colpa dei tre fratelli responsabili della tragedia, ma “dello Stato che ordinò lo sfratto.”
Siamo al parossismo del ridicolo, al teatro dell’assurdo. Si legittima la delegittimazione dello Stato e delle sue istituzioni, si giustificano i delinquenti, si snatura il senso stesso di legalità e ordine pubblico. Qui non c’è più un briciolo di empatia o vicinanza verso quei lavoratori che dicono di voler difendere a parole. Dietro le facciate di buoni samaritani, la verità è che questa sinistra cartapesta è profondamente nemica dello Stato e di chi lo rappresenta, incapace di comprendere il sacrificio e il coraggio di chi, ogni giorno, protegge i cittadini a costo della propria vita.
Questa sinistra, incoerente e lontana anni luce dalla realtà, sta diventando pericolosa. Il solo ragionare con queste logiche contorte, senza alcun pudore, provocherebbe brividi a chiunque abbia a cuore il buon senso e la salvaguardia di uno Stato fondato sulla legalità e sul rispetto reciproco.

Il tempo delle chiacchiere ipocrite è finito. I veri lavoratori meritano rispetto, riconoscimento e protezione — senza favoritismi ideologici o doppi standard.

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