Pachino… un tempo era il cuore pulsante del sud-est siciliano.
Quando ero ragazzo, Pachino aveva una piazza viva, piena di gente. Il sabato sera sembrava una festa: c’era così tanta gente che non si trovava nemmeno spazio per stare in piedi. Si respirava vitalità sociale e il progresso, se si voleva cercare qualcosa in più, obbligava lo sguardo dei giovani pachinesi a spingersi fino a Siracusa.
Nei paesi limitrofi si avvertiva un’aria di arretratezza e desolazione. Pozzallo, “Spaccafurnu” e Rosolini apparivano statiche, mentre Noto offriva un timido accenno di dinamismo e Avola una tranquilla quiete.
Oggi, mentre i comuni limitrofi hanno intrapreso un percorso evolutivo, Pachino sembra non aver compiuto progressi, se non addirittura aver sperimentato una regressione, non solo nelle infrastrutture, ma anche nel modo di pensare.
In questi giorni si parla molto della nuova piazza: chi la ama, chi la critica, chi la rivorrebbe com’era, con le auto che passano in mezzo.
Ma davvero vogliamo tornare indietro e restare fermi, senza progredire verso una città moderna?
Io credo che la pedonalizzazione sia un’occasione da non perdere. Una nuova possibilità per riprenderci la nostra piazza e farla tornare viva. Un luogo sicuro, pulito, a misura di famiglie, bambini e socialità. Un luogo che dobbiamo tornare a popolare e far rivivere!
E sapete cosa? Faccio i complimenti a questa amministrazione!
Ammetto che non ci credevo durante la campagna elettorale, ma mi stanno facendo ricredere. Stanno lavorando, seppur con i mille problemi ereditati dalle precedenti amministrazioni, e lo stanno facendo con impegno genuino.
È un’amministrazione del FARE! E questo va riconosciuto.
A nome mio – e credo, anche di moltissimi cittadini onesti – dico: BRAVI!
Allo stesso tempo, non posso fare a meno di sottolineare come l’opposizione sembri inadeguata al ruolo che dovrebbe ricoprire. Un’opposizione non dovrebbe limitarsi alla critica fine a se stessa, né tantomeno trasformarsi in un organo di dileggio e scontro costante. Il suo compito, in un sistema democratico sano, è vigilare, proporre alternative, contribuire con idee e soluzioni. E poi, eventualmente, elencare nella prossima campagna elettorale ciò che, a loro avviso, non ha funzionato.
Credo, forse ingenuamente, che una volta concluse le elezioni, tutti dovremmo remare nella stessa direzione: il bene di Pachino e dei pachinesi. Ma probabilmente è un’utopia.
Finita la campagna elettorale, si lavora insieme, per crescere!
G. B.
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