Il Jobs Act fu approvato nel 2014 da un governo di sinistra guidato da Matteo Renzi.
Oggi, quegli stessi politicanti della sinistra che per oltre dieci anni hanno governato con ben cinque presidenti del Consiglio diversi, chiedono l’abrogazione di quella legge. Ma siamo seri: come mai, se erano così contrari, non l’hanno abolita quando avevano il potere in mano? La risposta è semplice e sconcertante: non è mai stata una questione di merito, ma un gioco sporco di potere e manipolazione.
Il Jobs Act ha introdotto riforme necessarie per il mercato del lavoro italiano, contribuendo a ridurre la precarietà e a innalzare il tasso di occupazione dal 56,5% del 2013 al 59,1% nel 2019, dati ISTAT alla mano. Eppure, oggi, la sinistra che ha governato per anni con questa legge in tasca si mette a fare la voce grossa solo ora che è all’opposizione, proponendo referendum per abolirla. Un comportamento ipocrita e vergognoso.
Dietro questa farsa si nascondono due obiettivi chiari: contare i seguaci di Elly Schlein e spingere per la cittadinanza “facile” in 5 anni, una misura che non ha alcun consenso reale e che rischia di dividere ulteriormente il Paese. Non è una battaglia politica seria, ma un tentativo disperato di destabilizzare il governo legittimo, giocando sporco con la fiducia degli italiani.
Non fatevi prendere in giro da questi quattro incapaci che, dopo anni di governo, certificano solo la loro totale inadeguatezza a fare leggi efficaci. È una presa in giro bella e buona, un tentativo di confondere e dividere il Paese per interessi di parte.
State lontani da questi giochetti. Boicottate questa farsa e non permettete che la vostra intelligenza venga usata come merce di scambio per lotte interne di partito. Gli italiani meritano rispetto, serietà e un futuro costruito sulla realtà, non su teatrini e specchietti per le allodole.
NON ANDATE A VOTARE PER I REFERENDUM!!!
G. B.
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